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Secondo i dati raccolti nel report annuale di We Are Social e Hootsuite sono circa 34 milioni gli italiani attivi su Facebook e ogni italiano passa in media 1 ora e 53 minuti al giorno sui social, dei quali la gran parte proprio su Facebook. Basterebbero questi due numeri a convincere dell’importanza per un’azienda di attivare un flusso di comunicazione sul social di Zuckerberg, diventato ormai uno dei canali più efficaci per veicolare la propria immagine e farsi pubblicità. Tracciando i comportamenti degli utenti, Facebook offre la possibilità di scegliere con cura il pubblico al quale si intende mostrare una determinata campagna pubblicitaria; questo si traduce in una grande efficacia degli annunci, come è naturale che sia: mostra il giusto messaggio al pubblico adatto e massimizzerai il ritorno sugli investimenti.

Il problema, per molte piccole e medie aziende, sta nell’approccio alla maniera di fare pubblicità su Facebook. La possibilità di sponsorizzare con pochi click, utilizzando il bottone blu che invita a farlo posto subito sotto al contenuto, consente a chiunque di promuovere i propri post. Come raccontavamo qualche tempo fa in un altro articolo, Facebook lavora per rendere sempre più facile la sponsorizzazione di un contenuto, con l’obiettivo di trasformare ogni utente in un inserzionista. Questo ha contribuito a far sì che tante aziende che non dispongono di un ufficio marketing e che non si fanno seguire da un’agenzia specializzata si trovino a investire budget senza capire bene il perché e soprattutto senza raggiungere i propri obiettivi di business.

 

La gestione delle campagne pubblicitarie su Facebook con un approccio professionale comprende diversi accorgimenti che permettono di massimizzare l’efficacia dell’investimento, vediamo i principali:

 

GESTIRE LE CAMPAGNE DAL BUSINESS MANAGER

 

Limitandosi a cliccare il tasto “METTI IN EVIDENZA” si rinuncia ad utilizzare tutte le funzionalità che la piattaforma pubblicitaria di Facebook mette a disposizione: scegliere un obiettivo in linea con quello di business e con le necessità dell’azienda, selezionare accuratamente il pubblico e impostare il target, definire l’area geografica all’interno della quale mostrare il proprio annuncio, effettuare A/B test per individuare creatività, posizionamenti e pubblico più appropriato. Dal pannello “Gestione inserzioni” del Business Manager è possibile creare le inserzioni tenendo conto di tutti i parametri appena elencati, visualizzare i risultati in tempo reale e apportare eventuali modifiche. In definitiva il BM è lo strumento indispensabile per gestire le campagne al meglio e ottenere i risultati attesi. Un buon modo per approcciarsi al suo utilizzo è la guida dedicata realizzata da Facebook.

 

MONITORARE COSTANTEMENTE I RISULTATI

 

Il lavoro del social media marketer non finisce dopo aver pubblicato l’inserzione su Facebook. Una volta che si è impostato l’obiettivo, scelto il formato e il posizionamento più adatto, curato la creatività, selezionato il pubblico e stabilito il budget, occorre tenere d’occhio i risultati per capire se la campagna sta funzionando a dovere. Le metriche principali che indicano l’andamento di una campagna sono il numero di persone raggiunte, le impression, il costo per risultato e i click; se i risultati non sono soddisfacenti sarà necessario aggiustare il tiro, agendo su quelli che sono gli elementi fondamentali per il successo di un’inserzione: il target, la creatività e il copy (il testo dell’annuncio).

 

INSTALLARE IL CODICE DI MONITORAGGIO E PERSONALIZZARE IL PUBBLICO

 

Il codice di monitoraggio di Facebook offre l’opportunità di selezionare in maniera estremamente efficace il pubblico delle campagne. Installando un pixel fornito dal social in un sito web si può tracciare il comportamento degli utenti e intercettarli in seguito su Facebook: in questo modo è possibile ricorrere a tecniche di remarketing e mostrare ad esempio un’inserzione solo agli utenti che hanno visitato il nostro e-commerce, aggiunto un prodotto al carrello e abbandonato il sito, oppure che sono atterrati sulla pagina di iscrizione al nostro corso di formazione ma non hanno completato il formulario di registrazione. Sfruttando il pixel si possono creare pubblici altamente personalizzati e far crescere notevolmente i risultati di una campagna. Lo strumento per gestire il pubblico è Audience Insight, e ancora una volta la guida di Facebook sul funzionamento del codice di monitoraggio è un buon inizio per saperne di più.

 

SCEGLIERE IL POSIZIONAMENTO PIÙ PERFORMANTE

 

L’efficacia di un’inserzione e di conseguenza di una campagna dipende anche dal posizionamento scelto, cioè da dove si decide di “piazzare” un contenuto sponsorizzato. Il posizionamento è direttamente collegato all’obiettivo di un annuncio, per questo Facebook propone di default un’opzione (posizionamento automatico). Se si decide di non affidarsi all’automatismo è possibile andare a modificare molti parametri: il tipo di dispositivo (laptop, tablet, smartphone), Facebook o Instagram, feed di notizie, instant articles o colonna di destra, Sponsored Messages etc. A seconda del posizionamento scelto i risultati di una campagna possono cambiare notevolmente, per questo è importante conoscerli e utilizzarli correttamente. Maggiori info a riguardo all’interno della guida di Facebook.

 

SCEGLIERE FORMATI E CREATIVITÀ GIUSTE

 

A seconda dell’obiettivo di una campagna di sponsorizzazione (vendere un prodotto, acquisire contatti, far iscrivere le persone a un webinar, ricevere prenotazioni per una cena etc) è necessario stabilire il formato più appropriato. Facebook offre diverse opzioni tra le quali scegliere, che vanno al di là del classico post corredato di foto o video: caroselli di immagini e video, slideshow, unità canvas, multifoto, ogni formato ha le sue caratteristiche specifiche e permette di raggiungere più facilmente i risultati. Rispetto all’utilizzo delle immagini, Facebook indica delle linee guida piuttosto rigide relativamente al testo da aggiungere in sovrimpressione. In caso di quantità di testo superiore a quella consentita, l’inserzione viene comunque approvata ma il budget necessario per raggiungere il pubblico impostato aumenterà notevolmente. Per valutare la quantità di testo presente su un’immagine esiste un apposito tool, anche in questo caso Facebook ha redatto una guida dedicata.

 

CREARE UN FUNNEL

 

Vendere “a freddo”, cioè a una persona che entra in contatto per la prima volta con un tuo prodotto o servizio, è molto difficile. Creare un funnel, una sorta di percorso di vendita che condurrà il tuo potenziale cliente da una prima visita al sito al completamento di un qualsiasi obiettivo stabilito, è fondamentale per il successo di una campagna. Nel webmarketing il funnel coinvolge solitamente diversi canali (Facebook Adv, traffico organico SEO, Google Adwords, guest posting su altri siti, condivisione sui social media), anche nell’impostazione degli obiettivi di una campagna di Facebook Adv tuttavia è possibile creare un funnel. In questo può essere utile lasciarsi guidare dallo strumento di assistenza di Facebook.

 

In definitiva, come consigliavamo in un articolo di qualche tempo fa:

il tempo del fai-da-te improvvisato sembra essere terminato, per far crescere la propria attività (e il proprio business) su Facebook è fondamentale dotarsi di una strategia e stanziare un budget da investire. E se si pensa di non essere in grado di farlo, affidarsi ad un team di specialisti potrebbe essere l’idea migliore.

 

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